REDDITO DI CITTADINANZA

FONDO DA RIPARTIRE PER L’INTRODUZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza (RdC), istituito dal Decreto Legge 4/2019 convertito, con modificazioni, nella Legge n. 26 del 28 marzo 2019, quale misura nazionale di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione lavorativa e/o sociale, è livello essenziale delle prestazioni nel limite delle risorse disponibili.

I cittadini, in possesso dei requisiti richiesti, possono presentare domanda dal 6 marzo 2019 presso Poste Italiane, sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica, oppure ai CAF convenzionati con l’INPS e ai patronati.Espandi

Il RdC è riconosciuto dall’INPS e si compone di:
1 – un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta RdC);
2 – un progetto di attivazione lavorativa presso i Centri per l’impiego e/o di inclusione sociale predisposto dai servizi sociali del Comune, coinvolgendo gli altri servizi territoriali competenti in materia di lavoro, istruzione, sanità, ecc.

Centrale il ruolo dei Comuni nell’attuazione della misura sul territorio, a cui è affidata la presa in carico della platea con bisogni complessi e la realizzazione dei progetti utili alla collettività per tutti i beneficiari.

La misura è finanziata dalle risorse del Fondo per il reddito di cittadinanza, istituito dalla Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018, art. 1 c. 255) presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Al Fondo sono assegnate risorse pari a 7.100 milioni per il 2019, 8.055 milioni per il 2020 e 8.157 milioni dal 2021. Tali risorse finanziano altresì il beneficio economico del Reddito di inclusione (ReI), riconosciuto fino all’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza (aprile 2019). Conseguentemente, a decorrere dal 2019 il Fondo Povertà è ridotto e interamente destinato agli Ambiti comunali per il rafforzamento dei servizi sociali e la realizzazione di progetti di inclusione sociale relativi al RdC, con risorse pari a 347 milioni per il 2019, 587 milioni per il 2020 e 615 milioni dal 2021, con il concorso delle risorse del PON Inclusione.

La misura assume la denominazione di Pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, o qualora questi ultimi convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

La Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022, art. 1 cc. 318-319) dispone l’abrogazione della misura a decorrere dal 1° gennaio 2024. Al comma 321 dispone invece l’istituzione del Fondo per il sostegno alla povertà e all’inclusione attiva, finalizzato alla riforma organica delle misure di settore, in cui confluiscono le economie derivanti dalla soppressione dal 2024 del Fondo per il Reddito di Cittadinanza

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