FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE
Il Fondo per le Non Autosufficienze è stato istituito dalla Legge 296/2006 (art. 1 c. 1264), al fine di garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti, favorendone altresì una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio ed evitando il rischio di istituzionalizzazione. Con il D. interministeriale del 22/10/2021 è stato adottato il primo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali (relativo al triennio 2021-2023), quale cornice unitaria di programmazione complessiva e trasversale al Piano sociale nazionale (LEP e priorità collegate al Fondo Nazionale Politiche Sociali), al Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà (LEP e priorità collegate al Fondo Povertà) e al Piano per la non autosufficienza (Fondo Non Autosufficienza), che ne costituiscono parte integrante. La Legge di Bilancio 2022 (commi 159-171) identifica i servizi socioassistenziali a favore degli anziani non autosufficienti che gli Ambiti territoriali sociali sono chiamati a erogare a valere sul Fondo (incrementato a tal fine di 100 mln per il 2022, di 200 mln per il 2023, di 250 mln per il 2024 e di 300 mln a decorrere dal 2025), in coordinamento con il Servizio sanitario nazionale e i relativi LEA di cui al DPCM 12 gennaio 2017, ai fini della graduale introduzione di LEPS per le persone anziane non autosufficienti. Ai sensi del comma 167, le modalità attuative, le azioni di monitoraggio e la verifica del raggiungimento dei LEPS per le persone anziane non autosufficienti sono determinate con uno o più DPCM, previa intesa in Conferenza Unificata. Inoltre, nel prevedere (con uno o più decreti entro 18 mesi dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022) la definizione di altri LEPS in ambito sociale diversi dalla non autosufficienza, si specifica che in sede di prima applicazione sono definiti i LEPS individuati come prioritari nell’ambito del Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023, tra cui i servizi sociali per le dimissioni protette.
Stabilizzato a decorrere dal 2016 per effetto delle Leggi di Bilancio 2015 e 2016, è finalizzato in particolare alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza sociosanitaria (pertanto non sono finanziamenti sostitutivi di quelli sanitari). Tali risorse sono inoltre da ritenersi aggiuntive a quelle già destinate, da parte delle Regioni e Province autonome, nonché da parte delle Autonomie locali, alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti.
La Legge di Bilancio 2019 ha disposto un incremento di 100 milioni di euro.
Stabilizzato a 400 milioni di euro a decorrere dal 2016 per effetto delle Leggi di Bilancio 2015 e 2016, è finalizzato in particolare alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza sociosanitaria (pertanto non sono finanziamenti sostitutivi di quelli sanitari). Tali risorse sono inoltre da ritenersi aggiuntive a quelle già destinate, da parte delle Regioni e Province autonome, nonché da parte delle Autonomie locali, alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti. Espandi
Le risorse sono attribuite alle Regioni (attraverso decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, previa intesa in Conferenza Unificata) in funzione della popolazione anziana non autosufficiente e degli indicatori socio-economici, con l’impegno, a decorrere dal 2014, di destinarle prioritariamente, e comunque in maniera esclusiva per una quota non inferiore al 40% (che diventa 50% nel 2017), a interventi a favore di persone in condizione di disabilità gravissima, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da SLA (e morbo di Alzheimer dal 2017).
Dal 2014 una parte del Fondo è destinata alla promozione di interventi in materia di vita indipendente, in attuazione del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
Con il DPCM del 21 novembre 2019 si provvede ad adottare il primo Piano nazionale per la non autosufficienza, che individua le caratteristiche essenziali degli interventi da garantire su tutto il territorio nazionale nell’ottica di una progressiva definizione dei livelli essenziali delle prestazioni. Sia il Piano sia il riparto delle risorse acquistano una durata triennale, con eventuali aggiornamenti annuali.
DOCUMENTI E LINK UTILI:
Ultimo aggiornamento al 28 febbraio 2022