Pubblicato il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2024-2026
Maggio 28, 2025
E’ stato pubblicato sulla GU di lunedì 26 maggio, il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 2 aprile 2025, definito dalla Rete per l’Inclusione sociale e approvato nella seduta della Conferenza Unificata del 6 marzo 2025, recante il “Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2024-2026 e riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale per il triennio 2024-2026”.
Il Piano si articola in 3 capitoli:
- 1 – Quadro di riferimento. Parte generale
- 2 – Piano sociale nazionale 2024-2026
- 3 – Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2024-2026.
Nello specifico, il Piano sociale nazionale 2024-2026 costituisce l’atto di programmazione delle risorse afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali e individua, nel limite di tali risorse, lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per la progressiva definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale.
Analogamente, il Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2024-2026 costituisce l’atto di programmazione delle risorse afferenti al Fondo povertà e individua, nel limite di tali risorse, lo sviluppo degli interventi e dei servizi rivolti ai beneficiari dell’Assegno di inclusione necessari all’attuazione della misura come livello essenziale delle prestazioni sociali, estesi a nuclei familiari in simili condizioni di disagio economico. Nell’ambito del Piano sono altresì definite le priorità per l’utilizzo delle risorse del Fondo povertà dedicate agli interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora, ai sensi dell’articolo 7, comma 9, del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, in coerenza con le Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia.
Il decreto prevede anche il riparto a valere sul Fondo nazionale politiche sociali di 1.192.551.943 euro e sul Fondo povertà di 1.812.798.310 euro, per un totale nel triennio di circa 3 miliardi di euro (3.005.350.253).